Attenzione: il luogo dell’evento del 15 aprile p.v. è stato modificato. L’evento si terrà a Roma, presso Casa Betania, in via delle Calasanziane 12. Qui la mappa.
Un Seminario in due edizioni, a Roma il 15 aprile 2016 dalle 18.00 alle 20.00 presso Casa Betania, in via delle Calasanziane 12 e a Torino il 20 maggio dalle 18.30 alle 20.30 presso Rinascimenti Sociali, in Via Maria Vittoria 38, in partnership con Accademia della Progettazione Maurizio Maggiora. In entrambi i casi è possibile partecipare in streaming, iscrivendosi qui (1° edizione, 15 aprile 2016) e qui (2° edizione, 20 maggio). La partecipazione è gratuita per tutti gli iscritti APIS in regola con la quota 2016.
Un progetto, in quanto documento scritto, è in tutto e per tutto un atto linguistico. Cioè un processo comunicativo, una strategia testuale con la quale tentiamo di trasmettere al nostro potenziale finanziatore un’idea concisa e chiara della nostra iniziativa, articolata nei suoi elementi essenziali (perché prendiamo questa iniziativa, in vista di quali obiettivi e risultati, con quali strategie e attività, che risorse ci occorrono per realizzare il nostro piano, come lo governeremo e terremo sotto controllo…) affinché possa comprenderne la logica soggiacente e i contenuti, e se possibile, approvarne l’esecuzione.
Ci ostacola però un fatto: da italiani utilizziamo una lingua plastica e bellissima che tuttavia, nella sua variante scritta, è piuttosto distante dal parlato, ed è ricca di giochi linguistici e usi letterari, da qualche tempo in qua anche di parecchi prestiti dall’inglese, che non sempre aiutano l’immediata comprensione. In più tendiamo a piegarci a uno stile comunicativo, quello delle burocrazie e delle élites culturali, che ingarbuglia molto le cose, trasformando costantemente, come scriveva Calvino, la lingua in un’antilingua inesistente:
Ogni giorno, soprattutto da cent’anni a questa parte, per un processo ormai automatico, centinaia di migliaia di nostri concittadini traducono mentalmente con la velocità di macchine elettroniche la lingua italiana in un’antilingua inesistente. Avvocati e funzionari, gabinetti ministeriali e consigli d’amministrazione, redazioni di giornali e di telegiornali scrivono parlano pensano nell’antilingua.
La chiarezza e l’efficacia espositiva è una competenza fondamentale nel progettista sociale, da non trascurare. La migliore idea, mal posta o mal esposta, rischia di non vedere mai la luce. Proponiamo perciò a tutti i soci e le socie in regola con l’iscrizione 2016 il seminario formativo “Scrivere un progetto. Seminario su progettazione sociale e strategie testuali”. Affronteremo il ruolo del “lettore” e delle sue competenze nella costruzione di una strategia testuale: l’importanza di identificare e mettere in gerarchia i contenuti, la scelta di uno stile comunicativo e di un lessico, alcuni accorgimenti di pragmatica del testo per evitare che il progetto sia un “messaggio in una bottiglia”, affidato a una deriva che non possiamo controllare.