L’Associazione Italiana Progettisti Sociali (APIS) si è costituita il 20 luglio 2009, concludendo e consolidando un ricco percorso di scambio e collaborazione attivatosi tra professionisti esperti di progettazione sociale, project manager e progettisti sociali che avevano nel frattempo partecipato alla prima edizione del “Corso per dirigenti e progettisti di imprese sociali”, tenutosi a Roma nel febbraio 2009.
La nostra esperienza associativa nasce dall’incontro di due culture: il mondo delle “piccole” organizzazioni non profit e quello delle grandi aziende multinazionali, due realtà all’apparenza differenti per scopi, valori di riferimento e modelli organizzativi, ma che hanno trovato un terreno comune su cui confrontarsi grazie all’iniziativa e l’intraprendenza di alcuni volontari. È grazie all’incontro di esperienze differenti che si è intuito la possibilità di rinnovare metodologie e pratiche attraverso un processo di collaborazione e “contaminazione”, orientato a creare un nuovo soggetto in grado di valorizzare il meglio delle reciproche tradizioni.
La progettazione sociale è indubbiamente uno dei campi possibili di applicazione del confronto culturale tra professionisti del profit e del non-profit che APIS promuove.
La metodologia del Ciclo di Vita di Progetto (Project Life Cycle Management) e l’Approccio del Quadro Logico che ne deriva (Logical Framework Approach) nascono nell’ambito della pianificazione, gestione e controllo dei più ambiziosi e complessi programmi delle esplorazioni aerospaziali, prima che nell’ambito della cooperazione allo sviluppo e dei grandi programmi di aiuto umanitario degli anni ’70. Oggi, sono il tema centrale del confronto tra professionisti del profit e del non-profit con lo scopo di sviluppare formule di progettazione sociale che non siano solo strumenti di raccolta fondi, ma risorse indirizzate al conseguimento di risultati attesi verificabili.
I soci APIS sono Progettisti Sociali che operano nei più diversi ambiti del terzo settore: ddalla cura dei bambini della scuola materna/elementare alla prevenzione del disagio giovanile, dall’accoglienza in casa-famiglia di ragazzi disabili alla gestione di imprese sociali all’interno di strutture carcerarie, dai progetti di inter-cultura nelle scuole superiori, agli interventi finalizzati a migliorare la qualità dei servizi di cura per gli anziani, dai servizi di sostegno psicologico e formativo per giovani donne sole con bambini ad iniziative di auto-impresa per l’inserimento lavorativo di disabili e stranieri. In questi ambiti, i soci, alcuni dei quali appartengono al Project Management Institute (PMI) – Rome Italy Chapter, svolgono attività di progettazione, fund-raising, gestione e controllo.
Il Consiglio Direttivo attuale, in carica dal 2 luglio 2020, è composto composto di 9 membri, socie e soci ordinari dell’associazione, ed è retto da un presidente. Compito del Consiglio è indirizzare l’attività associativa, rappresentarla nelle diverse sedi e dare impulso a quelle attività che più ne esprimono gli scopi: formazione e trasferimento di competenze, espansione della base associativa, collaborazione con tutti i portatori di interesse nella definizione di una nozione comune di progettazione sociale e progettista sociale.
L’Associazione è anche sostenuta da un Comitato scientifico, attualmente composto di quattro membri. Il Comitato scientifico è chiamato a svolgere compiti di indirizzo sull’attività di ricerca metodologica dell’Associazione e di controllo e vigilanza sulla condotta professionale dei progettisti sociali iscritti ad APIS.